logo AlmaLaurea

Note metodologiche

Il Profilo dei Laureati 2010 utilizza in modo integrato:

– la documentazione degli archivi amministrativi dei 56 Atenei che hanno aderito ad AlmaLaurea prima del 2010;

– le informazioni ricavate dai questionari AlmaLaurea.

Gli Atenei coinvolti nell’indagine sono: Bari, Bari Politecnico, Basilicata, Bologna, Bolzano, Cagliari, Calabria, Camerino, Cassino, Catania, Catanzaro, Chieti e Pescara, Ferrara, Firenze, Foggia, Genova, Insubria, L’Aquila, LIUC Castellanza, LUM Casamassima, Messina, Milano IULM, Milano San Raffaele, Modena e Reggio Emilia, Molise, Napoli L’Orientale, Napoli Seconda Università, Padova, Parma, Perugia, Perugia Stranieri, Piemonte Orientale, Reggio Calabria Mediterranea, Roma Campus Bio-Medico, Roma Foro Italico, Roma La Sapienza, Roma LUMSA, Roma San Pio V, Roma Tre, Salento, Salerno, Sannio, Sassari, Siena, Siena Stranieri, Teramo, Torino, Torino Politecnico, Trento, Trieste, Udine, Valle d’Aosta, Venezia Ca’ Foscari, Venezia IUAV, Verona e Viterbo Tuscia.

Il Rapporto analizza i laureati dei corsi post-riforma (attivati in applicazione dei Decreti 509/99 e 270/04) e i laureati pre-riforma.

tipologia del corso

numero dei laureati nel Profilo 2010

LAUREA DI 1° LIVELLO (post-riforma)

110.257

LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO (post-riforma)

15.291

LAUREA MAGISTRALE (post-riforma)

53.180

CORSO NON RIFORMATO (Scienze Formazione Primaria)

2.688

CORSO DI LAUREA PRE-RIFORMA

10.942

TOTALE

192.358

Dalla popolazione analizzata nel Profilo 2010 si è preferito escludere alcune categorie di laureati. Si tratta in tutto di 2.644 laureati, provenienti da 47 Atenei, ai quali l’Ateneo, in seguito a convenzioni speciali riservate a lavoratori nel campo sanitario, membri delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, funzionari pubblici e altri professionisti, ha riconosciuto l’esperienza di lavoro come attività formativa centrale ai fini del conseguimento della laurea. Molto spesso questi laureati non compilano il questionario di rilevazione AlmaLaurea.

Fonti e universi di riferimento

La documentazione riguarda:

tutti i laureati (192.358), per quanto riguarda il Profilo Anagrafico, gli Studi secondari superiori e la Riuscita negli studi universitari (escluse le precedenti esperienze universitarie e le motivazioni nella scelta del corso di laurea). Fonte di queste informazioni sono gli archivi amministrativi delle università, tranne che per la residenza e il diploma superiore (il dato amministrativo è sostituito dall’informazione contenuta nel questionario AlmaLaurea, quando disponibile) e per il voto di diploma superiore (nei casi in cui il voto nell’archivio amministrativo è mancante si è recuperato il dato dal questionario);

– i laureati che hanno compilato e restituito il questionario (174.901, ossia il 90,9% del totale), per quanto riguarda le sezioni Origine sociale, Condizioni di studio, Lavoro durante gli studi, Giudizi sull’esperienza universitaria, Conoscenze linguistiche e informatiche, Prospettive di studio, Prospettive di lavoro e per le precedenti esperienze universitarie e le motivazioni nella scelta del corso di laurea (sezione Riuscita negli studi universitari).

Struttura del Profilo dei Laureati 2010

Il Profilo dei Laureati 2010 è disponibile nella versione on line e in formato cartaceo (volume stampato, scaricabile all’indirizzo www.almalaurea.it/universita/profilo/profilo2010/ alla voce Documentazione PDF).

La versione consultabile su Internet – all’indirizzo www.almalaurea.it/universita/profilo – presenta la documentazione per tutti i collettivi di laureati individuabili attraverso il tipo di corso, l’Ateneo, la Facoltà, il gruppo disciplinare, la classe di laurea (per i laureati post-riforma) e il corso (sia per i pre-riforma sia per i post-riforma).

Il Profilo dei Laureati mostra i dati corrispondenti ai collettivi con almeno 5 laureati.

Tasso di restituzione dei questionari

Il numero complessivo dei laureati e il numero dei laureati che hanno compilato il questionario sono riportati in ciascuna scheda consultabile del Profilo. Il tasso complessivo di compilazione per il 2010 è il 90,9 per cento. Tutti i casi in cui i laureati con questionario sono meno del 60% del totale sono segnalati con una specifica nota, che invita ad interpretare con particolare cautela la parte della documentazione ricavata dai questionari.

La modalità “non indicato”, valori percentuali e valori assoluti

Il Profilo dei Laureati riporta la distribuzione percentuale dei collettivi secondo le diverse variabili. Per maggiore immediatezza, le percentuali corrispondenti alla modalità “non indicato” (o “non disponibile”), quasi sempre molto piccole, non sono riportate nelle schede. Di conseguenza, i valori percentuali visibili possono avere somma inferiore a 100.

Nella versione stampabile del Profilo (volume cartaceo o Il Rapporto in .pdf, scaricabile all’indirizzo www.almalaurea.it/universita/profilo/profilo2010/), i valori percentuali non riportati nei grafici sono valori inferiori al 3% oppure percentuali riferite alla modalità “non indicato”/”non disponibile”.

Celle vuote

Le celle vuote, che si hanno quando il numero corrispondente dei laureati è nullo (nel caso di valori percentuali) oppure quando il fenomeno non ha casi validi (se nella cella sono rappresentati valori medi), sono riconoscibili mediante il trattino “-”. Di conseguenza, le percentuali “0,0” non corrispondono a celle vuote: sono le percentuali inferiori a 0,05 (ma non nulle) indicate – come tutti i valori percentuali riportati nel Rapporto – con una sola cifra decimale.

Rimandi nota

Per la definizione delle seguenti variabili i Profili rimandano alle Note metodologiche.

• Il calcolo dell’età media alla laurea tiene conto non solo del numero (intero) di anni compiuti, ma anche della data di nascita e della data di laurea. Nelle distribuzioni percentuali per età alla laurea l’età è in anni compiuti.

• Nel conteggio dei cittadini stranieri non sono compresi i laureati cittadini della Repubblica di San Marino.

• Per la classe sociale dei laureati si è adottato lo schema proposto da A. Cobalti e A. Schizzerotto, La mobilità sociale in Italia, Bologna, il Mulino, 1994. La classe sociale, definita sulla base del confronto fra la posizione socioeconomica del padre e quella della madre del laureato, corrisponde alla posizione di livello più elevato fra le due (principio di “dominanza”). Infatti la posizione socioeconomica può assumere le modalità borghesia, classe media impiegatizia, piccola borghesia e classe operaia; la borghesia domina le altre tre, la classe operaia occupa il livello più basso, mentre la classe media impiegatizia e la piccola borghesia si trovano in sostanziale equilibrio. La classe sociale dei laureati con genitori l’uno dalla posizione piccolo-borghese, l’altro dalla posizione classe media impiegatizia corrisponde alla posizione socioeconomica del padre (in questa situazione non sarebbe possibile scegliere fra la classe media impiegatizia e la piccola borghesia sulla base del principio di dominanza).

La posizione socioeconomica di ciascun genitore è funzione dell’ultima posizione nella professione, come indicato nella tabella seguente.

Ultima posizione nella professione

Posizione socioeconomica

•liberi professionisti *

•dirigenti

•imprenditori con almeno 15 dipendenti

BORGHESIA

•impiegati con mansioni di coordinamento

•direttivi o quadri

•intermedi

CLASSE MEDIA IMPIEGATIZIA

•lavoratori in proprio

•coadiuvanti familiari

•soci di cooperative

•imprenditori con meno di 15 dipendenti

PICCOLA
BORGHESIA

•operai, subalterni e assimilati

•impiegati esecutivi

CLASSE
OPERAIA

* I liberi professionisti con titolo di studio inferiore al diploma secondario superiore sono stati collocati nella categoria lavoratori in proprio.

La classe sociale dei laureati con madre casalinga (padre casalingo) corrisponde alla posizione del padre (della madre).

• Il voto di diploma (di cui vengono riportati i valori medi) è calcolato per i titoli conseguiti in Italia ed è espresso in 100-mi anche per i laureati che si sono diplomati prima del 1999, conseguendo voti in 60-mi.

• Nella domanda sulle precedenti esperienze universitarie ai laureati nei corsi magistrali viene chiesto di rispondere indicando il titolo di accesso al biennio magistrale.

Nella Sua decisione di iscriversi al corso di studi universitari che sta per concludere, le due seguenti motivazioni sono state importanti?

Interesse per le discipline insegnate nel corso (fattori soprattutto culturali)

decisamente sì

più sì che no

più no che sì

decisamente no

Interesse per gli sbocchi occupazionali offerti dal corso (fattori soprattutto professionalizzanti)

decisamente sì

più sì che no

più no che sì

decisamente no

I laureati che hanno scelto il corso spinti da fattori sia culturali sia professionalizzanti sono coloro che hanno risposto “decisamente sì” ad entrambe le domande. I laureati spinti da fattori prevalentemente culturali sono coloro che hanno risposto “decisamente sì” solo alla domanda sull’interesse per le discipline insegnate nel corso; analogamente i laureati spinti da fattori prevalentemente professionalizzanti sono coloro che hanno risposto “decisamente sì” solo alla domanda sull’interesse per gli sbocchi occupazionali del corso. Infine la modalità né gli uni né gli altri comprende gli studenti che per entrambe le voci hanno risposto diversamente da “decisamente sì”.

• I laureati con età all’immatricolazione regolare sono gli studenti entrati all’università entro i 19 anni. Per esempio, è regolare chi è nato nel 1988 (o successivamente) e si è iscritto ad un corso di primo livello o a una laurea magistrale a ciclo unico nel 2007/08. Per i corsi di laurea magistrale l’età regolare all’immatricolazione è stata posta a 22 anni (corrisponde alle carriere di studi completamente regolari sia nel ciclo preuniversitario che nel primo livello).

• Per il punteggio degli esami, sia il voto 30 sia il 30 e lode per i singoli esami corrispondono a 30.

• Il voto di laurea è espresso in 110-mi anche per i laureati pre-riforma della facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna (dove il voto è assegnato in 100-mi); per il calcolo delle medie il voto di 110 e lode è stato posto uguale a 113.

• La regolarità negli studi è riferita al corso concluso nel 2010; per le lauree magistrali, tiene conto del solo biennio conclusivo.

• La durata degli studi di un laureato è l’intervallo di tempo trascorso fra la data convenzionale del 5 novembre dell’anno di immatricolazione e la data di laurea. Per le lauree magistrali è l’intervallo fra il 5 novembre dell’anno di iscrizione al biennio conclusivo e la data di laurea.

• Il ritardo alla laurea di un laureato è la parte “irregolare” (fuori corso) degli studi universitari (per le lauree magistrali, la parte “irregolare” del biennio conclusivo) e tiene conto anche del numero dei mesi e dei giorni trascorsi fra la conclusione dell’anno accademico (30 aprile) e la data di laurea.

• L’indice di ritardo è il rapporto fra il ritardo alla laurea e la durata legale del corso di laurea.

• I lavoratori-studenti sono i laureati che hanno dichiarato di avere svolto attività lavorative continuative a tempo pieno per almeno la metà della durata degli studi sia nel periodo delle lezioni universitarie sia al di fuori delle lezioni. Gli studenti-lavoratori sono tutti gli altri laureati che hanno compiuto esperienze di lavoro nel corso degli studi universitari.

• Le possibili risposte alla domanda si iscriverebbero di nuovo all’università? dipendono dal tipo di corso.

Laureati di primo livello, magistrali a ciclo unico e pre-riforma

Se potesse tornare indietro nel tempo, si iscriverebbe nuovamente all’università?

sì, allo stesso corso di questo Ateneo

sì, ad un altro corso di questo Ateneo

sì, allo stesso corso ma in un altro Ateneo

sì, ma ad un altro corso e in un altro Ateneo

no, non mi iscriverei più all’università

Laureati magistrali

Se potesse tornare indietro nel tempo, si iscriverebbe nuovamente al corso di laurea magistrale?

sì, allo stesso corso magistrale di questo Ateneo

sì, ad un altro corso magistrale di questo Ateneo

sì, allo stesso corso magistrale ma in un altro Ateneo

sì, ma ad un altro corso magistrale e in un altro Ateneo

no, non mi iscriverei più al corso di laurea magistrale

Altri particolari schemi di classificazione

• La residenza assume le seguenti modalità:

– stessa provincia della sede degli studi;

– altra provincia della stessa regione;

– altra regione;

– estero.

Ai fini della classificazione dei laureati si è tenuto conto della sede del corso anziché della sede centrale dell’Ateneo.

• Per la variabile titolo di studio dei genitori si è preso in considerazione il genitore con il titolo di studio più elevato e si sono distinti i casi in cui entrambi i genitori sono laureati da quelli in cui lo è uno solo.

• I laureati con conoscenza “almeno buona” delle lingue straniere sono coloro che hanno dichiarato di possedere una conoscenza di livello “madrelingua”, “ottima” o “buona” in una scala di possibili risposte comprendente anche le voci “discreta”, “limitata” e “nessuna” (sia per la conoscenza scritta, sia per quella parlata).

• I laureati con conoscenza “almeno buona” degli strumenti informatici sono coloro che hanno dichiarato di possedere una conoscenza “ottima” o “buona” in una scala di possibili risposte comprendente anche le voci “discreta”, “limitata” e “nessuna”.

• Il DM 270/04 ha ridefinito le classi di laurea introdotte dal DM 509/99, indicando anche la corrispondenza fra le nuove classi (DM 270) e le precedenti (DM 509) e denominando “lauree magistrali a ciclo unico” e “lauree magistrali” i due tipi di corso di secondo livello, chiamati in precedenza rispettivamente “lauree specialistiche a ciclo unico” e “lauree specialistiche”. I laureati post-riforma del 2010 appartengono in buona parte dei casi a classi DM 509. Nel Rapporto sul Profilo dei Laureati la distinzione tra laureati nelle classi DM 509 e laureati nelle classi DM 270 non verrà attuata.