Master di secondo livello

Master in Salute Collettiva: teorie e pratica del community health approach

Anno Accademico 2024/2025

Dipartimento di Giurisprudenza, Studi Politici e Internazionali

Università di Parma

Livello EQF: 8

Sede del corso
parma (PR), italia

Didattica
Misto presenza/online

Lingue in cui è tenuto il corso
Italiano

CFU rilasciati
60

Costo totale
2516

Scadenza (Scaduto)
12 febbraio 2025

Contenuti

La proposta scientifica è quella di analizzare le questioni della salute e della cura con una forte interdisciplinarità, tenendo sempre insieme, su ogni argomento trattato, diverse chiavi di lettura, tra cui: 1) l’epidemiologia in senso sociale e sanitario (l’evoluzione delle forme di malattia e l’analisi dei processi di ammalamento); 2). le scienze sociali e umane dedite allo studio dei sistemi di cura (antropologia medica, sociologia della salute, storia delle professioni di cura); 3) analisi delle politiche e gestione dei servizi per la salute. Questi tre ambiti di analisi sono propri dell’approccio della “Salute Collettiva”, un vero e proprio ambito accademico presenti in alcuni paesi tra cui il Basile (che sarà uno degli ambiti di riferimento del corso) per la formazione di studenti, operatori e per la ricerca universitaria. L’aspetto centrale è proprio quello di una formazione-intervento che metta ricercatori, operatori e cittadini nelle condizioni di riflettere insieme sui processi che portano alla malattia (sulla prevenzione e sulla promozione), ma anche sui desideri più profondi di cura, sulle forme di comunicazione e relazione che possono inserire la cura nella vita quotidiana della comunità.

Pagina del corso sul sito dell'ateneo

Didattica

Sede del corso

parma (PR), italia

CFU rilasciati

Numero di ore

1500

Modalità di frequenza

Frequenza obbligatoria (almeno il 75%)

Online in modalità sincrona al venerdì ogni 15 giorni e in presenza venerdì e sabato ogni due mesi.
Le lezioni frontali si svolgeranno quindi online (sincrona) sul canale Teams con cadenza quindicinale in orario pomeridiano (possibilità di concordare con i corsisti) per la durata di 4 ore una volta ogni 15 giorni. Tali lezioni saranno centrate sull’apprendimento di concetti base ma anche sull’esplorazione di casi e buone prassi presenti in altri contesti globali circa la “community based one health”.
Le lezioni laboratoriali si svolgeranno in presenza un week end ogni 2 mesi (venerdì pomeriggio e sabato mattina o sabato mattina e pomeriggio, da concordare con corsisti). Queste lezioni saranno centrate sull’apprendimento di metodologie specifiche di lavoro community based, con esercitazioni sul campo facilitate dai docenti esperti.
La percentuale di frequenza obbligatoria è 75% per la didattica in aula e 100% per gli stage

Didattica

Misto presenza/online

Lingue in cui è tenuto il corso

Italiano

Requisiti di accesso

Titolo di studio

Laurea magistrale, specialistica o corso pre riforma

Settore di Laurea

educazione e formazione, architettura e ingegneria civile, agrario-forestale e veterinario, medico-sanitario e farmaceutico, letterario-umanistico, linguistico, politico-sociale e comunicazione, psicologico, economico, giuridico, scientifico

Altri requisiti

Laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia; Classe delle lauree magistrali delle professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica (D. M 2 aprile 2001); Classe delle lauree magistrali nelle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione; Lauree magistrali in ambito delle scienze umanistiche, sociali, politiche, psicologiche, pedagogiche e affini (LM-1, LM-43, LM-50, LM-51, LM-55, LM-57, LM-64, LM-78, LM-81, LM-85, LM-87, LM-88, LM-52); Laurea magistrale in Farmacia (LM-13); Lauree magistrali in Medicina Veterinaria (LM-42); Laurea magistrale in Architettura e città sostenibili (LM-4); Titolo equipollente rilasciato all’estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente, dal Comitato Esecutivo ai soli fini di iscrizione al Corso.

Ammissione

Scadenza

12 febbraio 2025

Posti disponibili

Ammissione

Non prevista prova di ammissione

ordine cronologico

Costo totale

2516 €

Borse di studio

Non previste

Sbocchi professionali

Il Master intende favorire la formazione di figure professionali (operatori/operatrici sociali, socio sanitari, educativi già inseriti nel mondo del lavoro, del pubblico e del privato sociale, volontari\e impegnati in azioni sociali e studenti/studentesse interessate ad acquisire competenze culturali complesse circa la gestione di servizi ed azioni di cura) perchè acquisiscano modalità di analisi e di conduzione nei processi lavorativi che riguardano l’innovazione sociale in materia di community based services con un taglio marcatamente interdisciplinare. Al centro del master sono le competenze metodologiche inerenti welfare community based per istituire e facilitare processi di auto mutuo aiuto, forme di mediazione territoriale e gruppale dentro e fuori le istituzioni, partnership innovative tra istituzioni e terzo settore, modalità di conduzione delle equipe interprofessionale, forme e sistemi di ascolto dell’utenza, collaborazione con i\le cittadini\e e forme dell’outreach (esplorazione e mappatura dei contesti sociali di riferimento). In tal senso, l’obbiettivo è favorire la conoscenza di politiche e pratiche che in tutto il mondo cercano di mettere a sistema nuovi paradigmi di cura integrata, multidisciplinare, partecipata, con approccio comunitario che sostenga e rafforzi i sistemi pubblici e l’accesso ai diritti di cura grazie alla collaborazione con il terzo settore e con i cittadini\e.
Il master si rivolge a persone, studenti, specializzandi e professionisti, con formazioni biomediche e sanitarie (medici di medicina generale, pediatri, psicologi, infermieri, ostetriche, solo per fare alcuni esempi) ma anche studenti e operatrici\tori interessati al lavoro sociale e educativo di rete (con formazione antropologica, sociologica, politologica, pedagogica, per l’assistenza sociale e così via), a cui si vogliono mostrare politiche e metodologie concrete di cura (in senso ampissimo) basate sull’esplorazione partecipata dei bisogni, dei desideri, delle risorse, dei conflitti specifici dei contesti contemporanei e sulle pratiche di collaborazione con i\le cittadini che molti paesi hanno già applicato, in modo da poterle operativizzare anche nel nostro contesto più efficacemente.
Quindi oltre a figure in parte già istituite (psicologi, pediatri, ostetriche e infermieri detti “di comunità”, o assistenti sociali detti “territoriali” ad esempio), si vuole essere attrattivi per tutti i giovani usciti dai percorsi magistrali inerenti le scienze sociali perché si specializzino rispetto alle questioni della salute e della cura, nel mentre si vuole essere attrattivi per tutti i giovani specializzati in ambiti biomedici perché colgano le componenti sociali e collettive della cura, approfondiscano l’importanza dei determinanti sociali, colgano i nessi tra cura, giustizia ambientale e giustizia sociale.

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